Il Monte Carmelo

Il nome preso da questa casa dell’Ordine dei Carmelitani Scalzi si riallaccia alla catena collinosa, chiamata Monte Carmelo, situata in Terra Santa e che dal mare e dalla città di Haifa s’innalza ripidamente fino a 180 m, allungandosi e allargandosi poi verso l’interno della bassa Galilea per circa 27 km fino alla pianura di Yezreel dove strapiomba altrettanto ripidamente da un’altura di 500 m.
Alle due estremità della cresta della montagna, due Conventi Carmelitani accolgono pellegrini di tutto il mondo e di ogni fede, devoti sia del Profeta Elia che su questo monte compì le sue imprese più famose tramandate nella Bibbia nel 1° libro dei Re ai capitoli 17 e 18, sia – almeno per i cattolici e gli ortodossi – della Madre di Gesù, Regina del Monte Carmelo, venerata dagli eremiti greci e latini che, dall’antichità all’epoca crociata, hanno soggiornato nelle numerose grotte conosciute oggi come i santuari della Caverna di Elia, detta anche Scuola dei Profeti, di Stella Maris e di Muhraqa detto anche Monastero del Sacrificio. I più famosi eremiti che hanno abitato questi luoghi sono quelli latini Carmelitani che, fondati verso l’anno 1207, si sono presi cura dei luoghi elianici e mariani dell’area e che si sono in seguito propagati in tutto il mondo.
Mappa Israele Nord Dorsale del Carmelo Facciata di Stella Maris Resti del Primo Convento Carmelitano Monte Carmelo e a Destra la pianura di Yezreel Chiesa di Munhraqa Convento Carmelitano Muhraqa Caverna di Elia
Per questo motivo lo stemma dell’Ordine Carmelitano rappresenta in maniera stilizzata un monte sormontato da una croce e affiancato da tre stelle che alludono ai profeti Elia ed Eliseo oltre che alla Vergine Maria.

Per una conoscenza veloce delle caratteristiche del nostro Ordine si può andare a spulciare nel sito del nostro Ordine http://www.carmelitaniscalzi.com/chi-siamo/storia/ oppure gustare un breve filmato (19 min.) molto bello e documentato già segnalato in altre pagine:
https://www.youtube.com/watch?v=GBGJkur44Z4 .
Per una visita guidata dei principali luoghi carmelitani si può invece approfittare di alcuni servizi dell’emittente Telepace: https://www.youtube.com/watch?v=UkczouIntLw (StellaMaris), https://www.youtube.com/watch?v=v9sUQvAzIiA (Muhraqa – il sacrificio di Elia).
L’Ordine Carmelitano in Sicilia
La breve storia della nostra Casa di Preghiera è quindi una piccola parte della grande e luminosa storia dell’Ordine Carmelitano iniziato in Terra Santa e presente in Sicilia fin dalle lontane origini nel sec. XIII. Fu una presenza importante che incise nella cultura, nell’onomastica e nella toponomastica dell’isola dove il nome Carmelo/a è tra i primi 10 per frequenza e dove anche le chiese del Carmine sono pressoché ubiquitarie. L’Ordine ebbe qui vari personaggi di spicco e continuò con qualche difficoltà sotto il breve dominio napoleonico fino al 1855 quando una legge dello Stato Italiano ne dichiarò l’inutilità sociale e poco dopo nel 1866, con eleganza, ne requisì i conventi.

con il richiamo alla Croce della Terra Santa
e ai Santi Alberto da Trapani (Giglio) e Angelo da Licata (Palma)
Cambiando in seguito il clima politico fu possibile riaprire alcuni conventi e monasteri e fondarne altri, cominciando dalle regioni più vicine ai centri amministrativi dello Stato (Lombardia, Veneto), ma propagandosi poi a macchia d’olio su tutto il territorio italiano.
In Sicilia si ebbero così nel 1911 le fondazioni femminili del Monastero S. Teresa di Gesù a Ragusa (per interessamento di quello di Napoli – Arco Mirelli), nel 1925 la rifondazione del Monastero Sacra Famiglia a Chiaramonte Gulfi (RG) (già eretto nel 1660) per interessamento del Monastero di Ragusa, nel 1931 la fondazione del Monastero S. Marco a Enna (già aperto in data anteriore al 1492 prima della Riforma Teresiana), nel 1932 la rifondazione a Vizzini del Monastero delle Carmelitane Scalze (già eretto nel 1658) e trasmigrato nel 1961 come Monastero Madonna di Fatima a S. Agata Li Battiati, diocesi di Catania.
I Padri Carmelitani vennero qualche decennio più tardi, alla fine della seconda guerra mondiale per interessamento della Provincia Veneta che si assunse il compito di ripristinare l’antica Provincia Sicula quando l’allora P. Provinciale veneto scrisse al P. Generale: “Il Definitorio Provinciale accetta di dare inizio alla restaurazione della Provincia Sicula aprendo contemporaneamente queste tre case [Ragusa, Carlentini, Avola]. Da quest’opera non attende nessun vantaggio personale sapendo che le case di Sicilia appena avranno soggetti sufficienti dovranno essere erette in Provincia a sé, ma si propone unicamente la gloria di Dio e l’estensione del nostro Ordine”. Il primo Convento fu quello di Ragusa nel 1946, poi fu la volta di quello di Carlentini nel 1946 (da cui partì nel 1979 la nuova presenza in contrada Locomonaco), di quello di Palermo – Kalsa nel 1947, di Catania – S. Teresa nel 1950 (che era già stato fondato nel 1642), di quello di Palermo – Rimedi nel 1952, di quello di Enna nel 1955. Ultimo Convento fu quello di Trappeto (S. Giovanni La Punta Ct) come casa di studentato e infine come parrocchia.
(Il quadro dettagliato della presenza dell’Ordine Carmelitano in Sicilia si può trovare in Gaudenzio Gianninoto, Mistero che attira. Per una storia del Carmelo Teresiano in Sicilia, Noviziato di Locomonaco “Monte Carmelo” SR, 1986).
1979. Locomonaco -Monte Carmelo
LOCOMONACO = Luogo del Monaco = Monte Carmelo. I fondatori raccontano che:
“La prima volta che sentimmo questo nome fu nel 1975. Da pochi mesi la nuova Comunità Carmelitana di Carlentini, formata da quattro giovani frati desiderosi di tentare una nuova forma di vita monastica, cercava un pezzo di terra vicino al paese dove trascorrere alcune ore di lavoro da alternare alla preghiera e alla vita apostolica. Fu così che approdò in questo angolo meraviglioso denominato “Locomonaco” e ora “Monte Carmelo”

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Perché si chiama Locomonaco?
Il significato ci viene rivelato da una lapide frontespizio trovata trai ruderi di un vecchio cascinale vicino. Su di essa si legge: “Fra Emanuele Moncada dell’Ordine dei Predicatori costruì 1754”. Questo richiamo storico spiega l’origine del nome e probabilmente lo scopo di questo luogo. La presenza dei frati Domenicani ad Augusta giustifica la necessità di avere nei dintorni della cittadina delle terre dove si tenevano degli allevamenti di bestiame per sostenere la Comunità piuttosto numerosa. La costruzione del cascinale e la presenza di qualche frate diede origine al nome di questo luogo: “Locomonaco”. A distanza di due secoli un’altra Comunità doveva insediarsi nello stesso territorio quasi a continuare la tradizione e a dare un volto nuovo a questo luogo ribattezzato “Monte Carmelo”.

“…Voi avete bisogno di me…”

La storia di Monte Carmelo è legata alla memoria dei coniugi Carmelo e Filomena Scapellato di Carlentini. Alla loro generosità si deve la bellissima pala dell’altare maggiore della Chiesa del Carmine di Carlentini nel lontano 1949 e del terreno dove sorge Monte Carmelo nel 1975. Morta la signora, il marito ogni quindici del mese puntualmente veniva da Catania per far celebrare dai Padri carmelitani una santa Messa di suffragio. Ma un passaggio a livello sempre chiuso a quell’ora, lo costringeva ad arrivare a Messa incominciata se non addirittura conclusa. E tutte le volte era una questione fino a costringere il Superiore a dirgli di far celebrare altrove la Messa. La risposta fu categorica:”No! Perché voi avete bisogno di me!”. A distanza di qualche anno consideriamo profetica quella risposta poiché doveva essere lui a donarci il terreno in due riprese. Era fiero quando dicevamo che il suo nome sarebbe stato ricordato nella storia!
Il pozzo di Sant’Elia…
L’idea di andare a lavorare la terra a Locomonaco e di creare un insediamento carmelitano non veniva digerita bene dai Superiori e da altri confratelli. L’allora Delegato Provinciale, Padre Germano, tentò l’ultima carta per dissuadere quei quattro baldanzosi. “Se non trovate l’acqua, dovete rinunciare a questo vostro folle sogno!” Fu così che i quattro si diedero da fare per trovare l’acqua. Si contattò un trivellatore del luogo, Vincenzo Miraglia, il quale prese a cuore la cosa alla sola condizione che venisse collaborato nelle pesanti e difficili manovre della trivellazione.
Furono due mesi di durissime fatiche e di imprevisti sul lavoro. Finalmenteil giorno 22 Luglio, festa di S. Elia, un bel getto d’acqua venne a coronare le nostre fatiche. E lo chiamammo il “Pozzo di Sant’Elia!!”
La nuova Cappella
Lavorare la terra, sudare, condividere la fatica di tanti operai, fu il primo obiettivo di Monte Carmelo. Ma i quattro frati volevano andare oltre. Sognavano una Casa di Preghiera! Una follia!!! Costruire una casa in aperta campagna! Una cattedrale nel deserto! Cosa ne pensavano i superiori?
Il terreno c’era, l’acqua c’era, le piante stavano crescendo, il posto era bello…non si poteva non sognare!! E fu in uno di questi momenti che si approfittò di tracciare le fondazioni di una futura Cappella alzando un muretto di circa un metro. Lì doveva nascere la futura Cappella. durante una visita dell’allora Provinciale, venne spontaneo domandarsi cosa fosse quella recinzione. Di fronte all’imbarazzo, fu il Provinciale stesso a rompere il silenzio:”Ho capito! Questo è un recinto per le pecore!!”

Si comincia invece con un capannone con qualche stanzetta per la comunità e uno spazio per allevamento di polli.
Il Capannone “Cumpari Iano”, Sebastiano Tresoldi, maestro orticultore sotto il primo “Campanile e davanti al Capannone”
Chiesetta e Salone per i gruppi
L’aumento delle visite costringe poi a progettare altre costruzioni più dignitose che mano a mano prendono corpo.
I lavori procedono Gli edifici
prendono formaAnche il panorama cambia Primi Ritiri Spirituali Primi Esercizi Spirituali
Il Luogo si qualifica spiritualmente mentre gli spazi prendono vari Nomi:
- S. Elia
- Nazareth
- Bambino di Praga
- Golgotha
- Campanile
- Grotta di Lourdes
- Via Crucis
e sono punteggiati di varie discrete Voci:
- Benvenuto!
- Memento!
- Preghiera dell’anima innamorata
- Nada te turbe!
- Metti amore!
Memento!
1982 – Istituzione del Noviziato
Il P. Generale dell’Ordine, P. Filippo Sainz de Baranda, decide di aprire a Monte Carmelo una casa di Noviziato carmelitano Noviziato per la Sicilia e una anno più tardi il 16 ottobre 1983 lo inaugura e lo benedice.
P. Felipe visita Monte Carmelo P. Felipe inaugura
il NoviziatoConvento e Noviziato
1998 – Erezione del Commissariato di Sicilia
10 Ottobre 1998 – Il Definitorio Generale dell’Ordine decreta l’erezione del Commissariato di Sicilia Sant’Alberto di Trapani.
